di Lorenzo De Santis

 

LA CAMPANIA, UNA DELLE REGIONI PIÙ POPOLOSE E STRATEGICHE D’ITALIA, SI TROVA OGGI A FRONTEGGIARE UNA SERIE DI RECORD NEGATIVI CHE METTONO IN DISCUSSIONE LA GESTIONE POLITICA DEGLI ULTIMI ANNI.

Dalla massiccia emigrazione giovanile alla crisi ambientale, passando per le difficoltà economiche e sociali, il quadro che emerge è quello di una regione in affanno, con problemi strutturali che sembrano aggravarsi invece di risolversi.

Uno dei dati più allarmanti riguarda la fuga dei giovani laureati dalla Campania. Secondo l’ultimo rapporto Istat, la regione ha registrato il 30% delle partenze nazionali, con oltre 43.000 giovani emigrati tra il 2013 e il 2023. Di questi, 7.000 hanno lasciato l’Italia, mentre 36.000 si sono trasferiti nel Centro-Nord, alla ricerca di migliori opportunità lavorative.

Questa emorragia di talenti è il sintomo di una profonda crisi occupazionale, che vede la Campania incapace di trattenere le proprie risorse più qualificate. La mancanza di politiche efficaci per il lavoro e l’innovazione ha trasformato la regione in un territorio di transito, da cui i giovani fuggono per costruire il proprio futuro altrove.

Sul fronte ambientale, la Campania detiene un altro triste primato: è la regione con il più alto numero di ecoreati in Italia. Negli ultimi dieci anni, sono stati scoperti quasi 7.000 reati ambientali, con un’incidenza particolarmente elevata nelle aree dove l’influenza della criminalità organizzata è più forte.

Tra i problemi più gravi figurano il traffico illecito di rifiuti, l’inquinamento industriale e la mancata bonifica di siti contaminati. Nonostante le denunce e le richieste di intervento da parte di associazioni come Legambiente e Libera, la risposta istituzionale è stata debole, lasciando il territorio esposto a danni irreversibili.

La gestione della sanità regionale è un altro punto critico. La Campania è spesso citata tra le regioni con i tempi di attesa più lunghi per visite specialistiche e interventi chirurgici. La carenza di personale medico e infermieristico, unita a una gestione inefficiente delle risorse, ha portato a un sistema sanitario sotto pressione, con ospedali sovraffollati e servizi insufficienti per i cittadini.

La Campania si trova oggi di fronte a una serie di sfide che richiedono interventi urgenti e strutturali. La gestione politica degli ultimi anni ha lasciato irrisolti problemi fondamentali, aggravando le difficoltà economiche, sociali e ambientali.

Se la regione vuole invertire la rotta, sarà necessario un cambio di strategia, e se il caso, in particolar modo politico-istituzionale, con politiche mirate a trattenere i giovani, migliorare la qualità della vita e garantire una gestione più efficace delle risorse. Il futuro della Campania dipende dalle scelte che verranno fatte nei prossimi anni: continuare sulla strada dell’immobilismo o avviare una vera trasformazione?

Leave a Reply

  • (not be published)