“Molti dei registi e degli attori che hanno firmato la lettera chiedendo di incontrarmi non hanno ascoltato il discorso che ho fatto al Quirinale.

Al mondo del cinema ripeto che andremo avanti con concordia, troveremo la mediazione, perché il cinema è troppo importante per essere abbandonato a qualsiasi forma di discordia e di equivoco mediatico, politico, di ogni genere. Con le migliori intenzioni ma anche con l’intelligenza pratica di chi proprio vuole bene al cinema e non vuole che il cinema vada in bancarotta”.

“Il tax credit è un’ottima intuizione tanto che, dopo un bilaterale col Ministro della Cultura francese Rachida Dati, con l’eurogruppo Cultura a Bruxelles stiamo ragionando per un tax credit europeo. Sappiamo che l’eccellenza cinematografica deve essere incoraggiata, però è lo stesso settore cinematografico, sono gli stessi registi più illuminati e più spesso di sinistra, che chiedono di mettere ordine, nel loro interesse. Perché non vogliono essere quelli del super bonus cinematografico, non vogliono essere quelli del reddito di cittadinanza cinematografica, vogliono poter lavorare bene e noi vogliamo dare loro certezze e ascolto. Abbiamo assunto 30 persone per snellire l’erogazione del tax credit pregresso, mentre con il Ministero dell’Economia e il Ragioniere Generale dello Stato riorganizziamo il sistema: alcuni se ne sono approfittati e hanno depauperato la filiera, molti hanno lavorato e lavorano correttamente e meritano rispetto”.

Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, durante il convegno “Marzio Tremaglia. Identità, politica, cultura.” tenutosi a Bergamo.

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