di Nicola Tavoletta

Era il 10 giugno del 1992, ore 17,15, a Stoccolma iniziarono i Campionati Europei di Calcio. Nel Rasundastadion si sfidarono nella partita inaugurale i padroni di casa, la Svezia, e la Francia allenata da monsieur Le Roy Platinì, io ero schierato davanti al televisore. Venivamo dal Mondiale del 1990, che per me fu una illusione, e aspettavo gli Europei con entusiasmo, ma gli Azzurri non si qualificarono, quindi un torneo senza la nostra Italia.

Ero libero di seguirlo senza il mio tifo patriottico, concentrandomi solo sul calcio. Mi dispiacque l’esclusione drammatica della Jugoslavia, campo di battaglia fratricida, ma tifai proprio per i sostituti: la Danimarca. La partita di esordio la arbitrò Aleksej Spirin un “fischietto” della Comunità degli Stati Indipendenti.

Oggi non esiste più la Jugoslavia e neanche la Comunità degli Stati Indipendenti, come non esiste neanche la Cecoslovacchia vincitrice degli Europei del 1976. Questa storia degli Stati spariti potete trovarla in uno speciale pubblicato dal Lazio Sociale sul proprio Canale Youtube, nel quale io, Giovanni Di Giorgi e Paolo Dentice di Accadia in quaranta minuti raccontiamo gli Europei dalla prima edizione ad oggi.

Torniamo a quel pomeriggio. Oggi pomeriggio 11 giugno 2021. La menta cresce rigogliosa nel vaso sul balcone potrei provare a fare un Mojito, potrei anche usarla con i pinoli e l’uvetta negli involtini di pesce spada.

Questa sera potrei gustare entrambe le cose mentre si apriranno i Campionati Europei di Calcio con la partita dell’Olimpico tra l’Italia e la Turchia.

Contro gli Azzurri di mister Mancini, Roberto Mancini, giocheranno gli Ottomani. Speriamo in un calcio di rigore per fallo di mano in area, dovrebbe essere probabile. Mancini CT è una di quelle vicende che rappresentano l’imprevedibilità della vita.

Proprio lui che nella Sampdoria era un fuoriclasse, ma in Nazionale non toccava palla, anzi lo ricordo nel 1990 in tribuna senza mai entrare in campo. Forse già allora si allenava da CT. I nostri avversari sono i turchi, che nel frattempo sono cresciuti tanto calcisticamente tanto da arrivare addirittura terzi ai Mondiali del 2002 e in semifinale negli Europei sei anni dopo; nel 1993 erano 208° nel Rankig FIFA.

In quel 10 giugno del 1992 la Turchia nella geografia calcistica non esisteva proprio, neanche nella immaginazione del più folle tifoso. In quel 1992 i teenagers guardavano in tv la serie americana Beverly Hills 90210, oggi le serie tv che vanno per la maggiore sono proprio turche: Daydreamer, Better Sweet e Cherry Season.

Allora le ragazze ammiravano gli attori californiani oggi quelli del Bosforo. Cari amici, Italia – Turchia è una gran bella partita, aprirà proprio l’Europeo 2020, in trasferta nel 2021, e non possiamo chiedere di meglio per aprire l’estate, sognando di festeggiare a fine partita tra una danza del ventre e un Vin Santo, ovviamente non lo dico a caso. Buon divertimento.

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