“Ho apprezzato la discussione perché pur nelle critiche c’e’ un salto di qualita’ positivo che va raccolto”.

Lo ha detto, rivolgendosi al Consiglio regionale, il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, nel suo intervento di replica a conclusione della seduta straordinaria dell’Aula dedicata agli investimenti strutturali, al piano di rimodulazione dei fondi europei e alla misure di emergenza Covid 19 per il contenimento del virus. “Il tema non e’ la non condivisione delle scelte annunciate ma un dubbio legittimo sulla veridicità di quanto pronunciato o di denuncia sulle lentezze che gravano sul sistema burocratico amministrativo: sono denunce fondate e comprensibili- ha spiegato- Non certo però quelle sulle società regionali, perché da 40 siamo passati alle attuali 5 con l’obiettivo di averne 4: furono scelte fatte insieme al centrodestra”. Zingaretti ha riconosciuto che “e’ vero che c’e’ il pericolo che mai nulla si chiuda, per queste serve un salto di qualità da fare insieme. Quello che dobbiamo sapere e’ che, anche se da schieramenti diversi, in parte ci siamo battuti insieme affinché arrivassero in questa regione segnali per il finanziamento delle infrastrutture attese da decenni. La vera novità, che non vuol dire che queste opere sono fatte, e’ che abbiamo ottenuto un parco di finanziamenti pubblici a sostegno di una delle più grandi rivoluzioni industriali che il Lazio abbia conosciuto dal Dopoguerra”. Ora però “occorre un salto nuovo- ha concluso Zingaretti- I grandi titoli li abbiamo: Green Economy, Inclusione Sociale, Digitalizzazione e Ferro. Ma dentro questo dobbiamo immaginare cosa serve al Lazio per dare una mano al nostro Paese, sapendo che questo ci colloca anche come la regione che di più e meglio può dare una mano all’Italia”.

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