La settima tranche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvata dalla Commissione Europea sblocca risorse cruciali per investimenti in energie rinnovabili, mobilità inclusiva e concorrenza. Un’occasione storica per il Mezzogiorno.
La Commissione Europea ha dato il via libera all’erogazione di 18,3 miliardi di euro per l’Italia, corrispondenti alla settima tranche del PNRR. L’operazione rientra in un pacchetto complessivo di 42,8 miliardi destinati a cinque Stati membri e premia il corretto avanzamento delle riforme e degli investimenti previsti dal programma. I fondi saranno destinati a tre assi strategici: il potenziamento della capacità di distribuzione delle energie rinnovabili, per avvicinare il Paese agli obiettivi del Green Deal; il miglioramento dell’accessibilità ferroviaria per le persone con disabilità, al fine di promuovere una mobilità più inclusiva; e la promozione della concorrenza e della trasparenza nei mercati, con misure di semplificazione e contrasto alle rendite di posizione.
“L’arrivo di questa nuova tranche – dichiara l’onorevole Denis Nesci, Coordinatore della Commissione REGI al Parlamento Europeo per il gruppo ECR–FdI – rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la crescita e la modernizzazione della Calabria. La nostra regione ha tutte le potenzialità per essere protagonista di questa fase: un enorme capitale naturale, un patrimonio umano di alto livello e un ruolo strategico nel Mediterraneo.”
Nesci sottolinea l’importanza di tradurre le risorse europee in progetti capaci di generare lavoro e servizi sul territorio. “L’Europa sta offrendo strumenti per un percorso di sviluppo concreto e inclusivo. Ora è il momento di valorizzare le buone pratiche, sostenere gli enti locali e favorire investimenti in infrastrutture, innovazione e digitalizzazione.” Il coordinatore REGI mette in guardia però sui rischi di una gestione disomogenea dei fondi: “Serve una regia politica e tecnica che metta al centro le comunità. Occorre rafforzare la capacità amministrativa e garantire trasparenza nella spesa, per evitare ritardi e dispersioni.” Nel dibattito sul rilancio del Mezzogiorno, la Calabria viene dipinta come laboratorio di resilienza e sviluppo sostenibile. Le sue risorse naturali – coste, aree interne, riserve – possono diventare asset per progetti di economia circolare e turismo esperienziale, mentre le competenze locali vanno sostenute con formazione e ricerca.
Gli interventi finanziati dal PNRR si collocano tra gli obiettivi europei di transizione energetica e coesione sociale. Il rafforzamento delle reti di distribuzione delle rinnovabili potrà incentivare l’autoconsumo e la produzione diffusa, riducendo i costi energetici per famiglie e imprese. Nel settore dei trasporti, il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e l’adeguamento delle stazioni renderanno la mobilità più accessibile a tutti. La settima tranche del PNRR è, al tempo stesso, un riconoscimento all’impegno delle istituzioni italiane e una sfida per il futuro. I prossimi mesi saranno decisivi per la capacità di realizzare opere e servizi in tempi rapidi, rispettando criteri di qualità e sostenibilità. Per la Calabria, l’appuntamento è con la svolta: dal fanalino di coda al motore di un rilancio che arrivi fino al cuore dell’Europa.








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