
Entro giugno 2026 l’ex sede della guardia medica diventerà una Casa della Comunità di nuova generazione: 2.000 metri quadrati, 20 posti letto, servizio di emergenza e tecnologie di telemedicina avanzata. Pisani: «Demoliamo per ricostruire una nuova visione della sanità di prossimità».
Pollica si prepara a riscrivere il proprio futuro sanitario con un progetto che unisce innovazione, sostenibilità e comunità. È in corso la demolizione dell’edificio che fino all’estate scorsa ha ospitato la guardia medica, per lasciare spazio alla costruzione del primo Ospedale di Comunità dell’ASL Salerno, un’infrastruttura sanitaria moderna destinata a diventare un punto di riferimento per l’intero territorio cilentano. L’apertura è prevista entro giugno 2026, grazie all’impegno dell’Azienda Sanitaria Locale e, in particolare, del direttore generale Gennaro Sosto.
L’iniziativa si inserisce nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR – Missione 6 “Salute”), che mira a potenziare la sanità territoriale e ad avvicinare i servizi ai cittadini. Gli Ospedali di Comunità sono strutture intermedie pensate per offrire cure di breve durata e bassa intensità clinica, gestite principalmente da personale infermieristico con supporto medico programmato. L’obiettivo è assicurare continuità assistenziale ai pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero ma che hanno bisogno di un percorso di cura costante e integrato.
Il nuovo presidio di Pollica, che si estenderà su circa 2.000 metri quadrati, sarà anche una Casa della Comunità: un luogo aperto e accogliente, progettato per garantire un accesso semplice e immediato ai servizi di medicina generale, assistenza infermieristica, diagnostica di base e cure intermedie. Al suo interno saranno attivati sistemi di telemonitoraggio clinico, collegamenti digitali con gli ospedali e i servizi territoriali dell’ASL Salerno, e un centro di telemedicina che permetterà ai cittadini di ricevere consulti specialistici a distanza, monitorare patologie croniche e condividere referti in tempo reale.
«Ripartiamo da qui – spiega il sindaco di Pollica, Stefano Pisani –. Questo progetto rappresenta la continuità di una visione che nasce nel 2015, quando abbiamo deciso di investire sulla rigenerazione territoriale e sociale. Oggi demoliamo per ricostruire una nuova idea di sanità di prossimità: più giusta, più accessibile, davvero vicina alle persone. Pollica torna ad essere un luogo dove vivere significa poter contare su servizi di qualità, anche e soprattutto in materia di salute. È un passo concreto per fare della nostra comunità un modello di innovazione e di sostenibilità per l’intera regione».
L’Ospedale di Comunità sarà dotato di 20 posti letto per degenze brevi, di un servizio di emergenza attivo tutto l’anno e di spazi destinati al supporto multidisciplinare dei pazienti. Una struttura pensata per garantire assistenza continua, anche nei mesi in cui i servizi sanitari tradizionali si riducono.
«La salute non va mai in vacanza – aggiunge Pisani –. Con questo progetto costruiamo una rete sanitaria che risponde ai bisogni reali delle persone, che mette al centro la prevenzione e la cura, e che restituisce dignità ai piccoli comuni, dimostrando che la buona sanità può e deve partire dai territori».
Con la nascita dell’Ospedale di Comunità, Pollica si conferma laboratorio di innovazione sociale e sanitaria, un luogo dove il futuro della cura prende forma a misura di cittadino.








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