“Abbiamo accolto con favore l’annuncio, da parte del Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris, di convocare ad horas un tavolo per discutere la questione della dismissione o valorizzazione di Villa Tropeano, così come di altri immobili di proprietà e competenza della Città Metropolitana di Napoli, ma è ovvio che ci aspettiamo che la Villa, così come altri beni di pregio, restino di proprietà dell’Ente e vangano ristrutturati e valorizzati affinché possano essere utilizzati al servizio delle comunità”. Lo afferma la Consigliera Alessia Quaglietta, a nome del Gruppo consiliare, in merito all’approvazione dei Piani delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari avvenuta in Consiglio Metropolitano nel corso della sessione di Bilancio.

“I Piani approvati, come ben sottolineato dai Comitati che si battono per la valorizzazione di Villa Tropeano – spiega Quaglietta – prevedono ancora la vendita del complesso monumentale da parte della Città Metropolitana, nonostante la contrarietà di molti Consiglieri, anche di quelli che sostengono la maggioranza del Sindaco de Magistris: il Consiglio ha, tuttavia, scelto di dire sì ai Piani perché in caso contrario non si sarebbe potuto approvare il Bilancio per il vincolo di propedeuticità che esiste tra gli atti, anche in virtù dell’impegno del Sindaco di convocare il tavolo per poterli modificare nell’immediato futuro”.

“Ecco, noi abbiamo, invece – conclude la Consigliera – votato no ai Piani, perché avremmo voluto che già nella seduta di Bilancio fossero modificati, e ora parteciperemo con grande attenzione al confronto perché ci aspettiamo che sul tavolo venga formalizzato il transito di Villa Tropeano dall’elenco dei beni che devono essere venduti a quello dei beni che devono essere valorizzati. È un immobile di grande pregio, un simbolo identitario di un quartiere di Napoli, Ponticelli, che si è schierato compatto a sua difesa e che è pronto a prendersene cura, e deve essere utilizzato per attività culturali, ricreative, anche all’aperto, grazie ai suoi spazi verdi, di studio, di ricerca, nell’interesse esclusivo della cittadinanza. I Comitati hanno dimostrato di essere molti attivi e la loro voce deve essere ascoltata”.

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