LA SCOSSA DI CUPERLO: “IL FINE DELLA SINISTRA NON È IL GOVERNO”

Mentre a Roma sono in corso le trattative per la formazione del nuovo Governo a guida Mario Draghi, a Livorno questa settimana sono cominciate le celebrazioni per il centenario del PCI. Non poteva essere altrimenti dato che la città toscana è considerata a buon diritto la culla del comunismo italiano. A rievocare la tradizione del partito più grande della sinistra europea è stato chiamato l’ultimo segretario della FGCI, Gianni Cuperlo, testimone privilegiato della conclusione di questa storia segnata dalla svolta della Bolognina. L’ ex parlamentare ha rievocato la stagione di Berlinguer e, andando all’attualità, ha fatto un’autocritica sul Partito Democratico: “Abbiamo dato vita al PD senza definire la sua identità, la sua missione e la sua funzione storica. Volevamo unire i ceppi del riformismo italiano ma abbiamo finito per costruire un partito contenitore, post-ideologico e post-identitario. Da 25 anni vi è una perdita progressiva di rappresentanza di quello che una volta chiamavamo il blocco sociale di riferimento. Abbiamo perso il rapporto con un pezzo importante della società perché è saltata la capacità di relazione. la conseguenza che il governo è diventato il fine e non il mezzo “.

SOPRA LE MACERIE: COSÌ GLI OPERAI HANNO RICOSTRUITO LA FABBRICA

Il  blocco sociale di riferimento della sinistra è al centro dell’ultimo libro di Aniello Cimitile, già rettore dell’università degli Studi del Sannio e presidente della Provincia di Benevento. “Sopra le macerie”, pubblicato per Pironti Editore, compie un viaggio a ritroso, andando alla genesi del più grande polo industriale del Mezzogiorno, come recita il sottotitolo, e dando un volto e un nome ai lavoratori dell’Alfa Romeo di Pomigliano. Il volume è stato presentato online grazie ad un’iniziativa del gruppo Rinascita. Attraverso un’indagine accurata e meticolosa, infatti, l’autore ricostruisce i fatti realmente accaduti senza scadere mai nell’amarcord, con un piglio scientifico e narrativo. “Ho voluto sottolineare il ruolo degli operai nella nascita della Pomigliano moderna: loro hanno costruito la democrazia, lo sviluppo economico, la transizione da una società rurale a quella industriale; loro sono stati il ​​motore del più grande polo industriale del Mezzogiorno. Grandi storie di persone comuni che cito affinché tanti di noi possano riconoscersi in loro ”.

 

IL SOGNO DI BATTAGLIA: “UNA CHIESA DISCEPOLA DELLA FRAGILITÀ”

Gli emarginati e i fragili della società, un riferimento certo in mons. Domenico Battaglia che questa settimana si è insediato come arcivescovo di Napoli. La sua prima giornata partenopea è stata interamente dedicata alle periferie esistenziali della Diocesi. Un sguardo e un atteggiamento rinnovati perché il presule sogna: “Una Chiesa compagna di viaggio, dove non si insegue il carrierismo, una Chiesa che si spoglia dai legami con ogni forma di potere. Una Chiesa che è credibile soltanto quando esce dalle sagrestie, con le porte aperte a tutti; una Chiesa povera che non ha paura di affrontare le strette, una Chiesa discepola delle fragilità ”.

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