di Nicola Tavoletta

C’è una storia di Corto Maltese che inizia a Venezia; dialoga con la enigmatica di Bahia Bocca Dorata.

Si intitola “Corte Sconta detta Arcana”. Chiede a lei come mai fosse il 34 dicembre e Capodanno non fosse ancora arrivato. Bocca Dorata spiega che a Venezia gli anni durano sempre un poco di più.

Provate a vedere su YouTube questo fantastico pezzo.

Lei racconta che è immortale perché si circonda sempre di persone felici.

Non vado da tantissimo a Venezia.

Credo che sia un posto unico, lo è senza dubbio.

Talmente unico che ognuno ha sentito il desiderio di possederla.

Pensate a Las Vegas hanno fatto una artificiale ricostruzione, ma senza passione.

In Francia la passione sono stati in grado di metterla, di versarla con raffinatezza.

Il 20 giugno del 1946 i fratelli Luigi e Joseph Clerico riaprirono agli Champs-Élysées La Plage de Paris, un locale che era stato in voga durante la Belle époque e il cui arredamento era stato ispirato a quello dei locali della spiaggia del Lido di Venezia. Il locale fu completamente trasformato per farne un cabaret unico al mondo, con il nome “Lido” .

L’inaugurazione ufficiale avvenne con uno spettacolo intitolato Sans rimes ni raison.

Furono protagoniste per anni, decenni, le ballerine straordinarie del corpo di ballo Bluebell Girls e lanciata la divertente formula cena con spettacolo.

A Parigi e a Venezia vi è brezza di raffinatezza.

Nel 1946 il CT della Francia era un carismatico e controverso hombre di Buenos Aires: Helenio Herrera, non posso non immaginarlo lì ospite.

Sapete dove morì il Mago argentino? A Venezia nel 1997. Non aveva mai giocato o allenato in quella città, ma si ritirò lì.

Marco Polo girò tutto il Mondo, ma parti’ è arrivò sempre allo stesso posto: Venezia.

Probabilmente perché la Terra è tonda. La rotondità del nostro Pianeta la disegno’ proprio un Monaco, Fra Mauro, ed è nella biblioteca Marciana di Venezia e segnalo la tappa ai terrapiattisti e complottisti.

Gli americani devono aver sofferto a non aver Venezia, tanto che si illudono di possederla nel deserto.

Le illusioni sono brezza di raffinatezza a Parigi o a Venezia, ma il più grande illusionista è di Tuscania o Tarquinia, Ranieri Bustelli, il maestro dei prestigiatore.

Certo che anche i dribbling di Zinedine Zidane erano illusioni per gli avversari, giochi di prestigio.

Zizou portò raffinatezza dal deserto, quello algerino, non come quello del Nevada dove cercano gli UFO per dire qualcosa.

Non voglio più punzecchiare gli americani, ma mi viene facile perché sono i più forti, sono convinti di esserlo.

Gli posso sicuramente riconoscere un merito, condiviso con i sovietici, che non esistono più, ma che mi offre l’opportunità di ringraziarli.

Il 20 giugno del 1963 tra Mosca e Washington, tra il Cremlino e il Pentagono, venne istituita la “Linea Rossa”.

Un sistema di comunicazione diretta per evitare che fraintendimenti diplomatici potessero far scoppiare una guerra atomica.

Pochi mesi prima ci andammo vicini con la Crisi Cubana risolta dalla intuizione di Papa Giovanni XXIII, probabilmente è meglio dire dalla Provvidenza.

Lo Scrittore Sumero scrisse un racconto su questa storia su Lazio Sociale, narrando il grande ruolo svolto da Ettore Bernabei.

Il suo messaggio agli Americani scongiuro’ una guerra mondiale.

Oggi, 20 giugno, è proprio Sant’Ettore, pensate un poco, è un caso o forse no?

Conosco tante persone così chiamate, in famiglia mia praticamente tutti.

Posso farvi gli auguri, magari dal Lido’ oppure meglio ancora da un lido.

Non dalla spiaggia di Barletta, questa è un’altra storia.

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