GLI INTERVENTI PREVISTI RIGUARDANO EDIFICI E INSEDIAMENTI STORICI CHE SIANO TESTIMONIANZE SIGNIFICATIVE DELLA STORIA DELLE POPOLAZIONI E DELLE COMUNITÀ RURALI, DELLE RISPETTIVE ECONOMIE AGRICOLE TRADIZIONALI, DELL’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO.

Approvato un nuovo Avviso pubblico con il quale, con 48 milioni di euro messi a disposizione dall’Unione Europea, si interviene sulla Protezione e Valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale del Lazio. La misura rientra all’interno dell’azione “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” del  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e punta a dare nuovo impulso ai processi di salvaguardia e valorizzazione di edifici storici ma anche di tutto il paesaggio rurale

Gli interventi previsti riguardano edifici e insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio. In particolare è destinato a:

  1. a) edifici rurali (manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura come mulini ad acqua o a vento, frantoi, che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
  2. b) strutture o opere rurali (manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza come fienili, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
  3. c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale (manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali quali cappelle, chiese rurali, edicole votive, ma anche dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali.

L’Avviso è rivolto a persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo dei beni appartenenti al patrimonio culturale rurale (di proprietà pubblica o privata). Il contributo è concesso fino a 150 mila euro per massimo l’80% del finanziamento totale e per il 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale.

La domanda di finanziamento potrà essere presentata da martedì 19 aprile ed entro e non oltre le ore 16:59 del 20 maggio 2022 utilizzando esclusivamente l’applicativo informatico predisposto da Cassa depositi e prestiti S.p.A. e accessibile all’indirizzo https://portale-paesaggirurali.cdp.it/, secondo la procedura “a sportello”. La Regione provvederà alla trasmissione degli elenchi delle domande ammissibili a finanziamento al Ministero della Cultura entro il 31 maggio 2022.

“Un intervento fondamentale in linea con gli obiettivi di tutela del vasto e variegato patrimonio culturale e naturalistico del nostro territorio affinché sia volano di nuovi processi di sviluppo delle realtà locali”, così ha annunciato il Presidente, Nicola Zingaretti.

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