L’ASSOCIAZIONE DISSONANZEN CONTINUA IL PROPRIO PERCORSO DI RICERCA MUSICALE CHE DA SEMPRE FA INCONTRARE DIVERSE ARTI TRA DI LORO COLLABORANDO CON NUMEROSE ISTITUZIONI CULTURALI NAPOLETANE.

Sabato 8 giugno, alle 18, l’Antico Refettorio di Regina Coeli ospiterà il terzo concerto de I fiori Musicali – Viaggi tra antico e moderno, organizzata e promossa dall’Associazione Dissonanzen in collaborazione con l’associazione “L’Atrio delle Trentarè Onlus”.

Al rapporto temporale tra antico e moderno si sovrappone anche il fascino del viaggio nello spazio tra Nord e Sud dell’Europa. Il progetto Ho visto il lupo, la volpe, la lepre ballare, che vede protagonisti Alessandro de Carolis ai flauti, Carmine Scialla alla chitarra battente e Antonino Anastasia alle percussioni, gioca a  saltare da una composizione strumentale del Trecento fiorentino alle follie di Spagna, dal barocco di O’ Carolan alle musiche della Napoli seicentesca: si fondono sonorità distanti, connotate però da una chiara matrice popolare e accomunate dalla forza della pulsione ritmica, dall’energia della danza. Superando i confini temporali l’affiatato trio ricerca continuamente sonorità nuove, divertendosi a rimescolare le carte, creando un suggestivo percorso attraverso l’Europa, dal nord dell’Irlanda fino alle coste del mar Mediterraneo.

Martedì 11 giugno, alle 20:30, al Museo Darwin – Dohrn si terrà il secondo appuntamento de Il Cinema Suona! 2024, la rassegna di cinema e musica organizzata e promossa da Dissonanzen in collaborazione con la Fondazione Dohrn.

Per la serata, sarà di nuovo protagonista il cinema muto tedesco con uno dei più importanti film di Ernst Lubitsch, La bambola di carne (1919), favola caratterizzata da un’ironia grottesca e da un erotismo che sconfina nel doppio senso. Qui l’approccio alla sonorizzazione vede integralmente l’utilizzo di suoni elettronici che commentano l’atmosfera grottesca e espressionista del capolavoro e vede coinvolti tre eccellenti musicisti elettronici formatisi alla Scuola di Musica elettronica del Conservatorio di Napoli. Le musiche originali sono di Marco Autiero, iPad, Paolo Montella, laptop, e Francesco Santagata, laptop, synth e ferraglia. Il progetto è in collaborazione con il Goethe-Institut Neapel e con la Fondazione Murnau.

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