Scrigno segreto, spettacolo di colori e luci, dove fede e scienza si fondono in armonia. E’ la Cripta di San Magno, nella Cattedrale di Anagni: custodisce uno dei cicli pittorici più belli che il Medioevo ci abbia lasciato. Una sorta di Cappella Sistina in miniatura.  E’ difficile descrivere tanta bellezza: ti trovi catapultato in un tesoro meraviglioso ed è giusto che sia stato richiesto all’Unesco di inserirlo nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dicono sia uno dei cicli di affreschi più importanti del mondo ma è comunque interessantissimo per la sua storia, la quantità di simboli e riferimenti biblici e filosofici che presenta.
La piccola Anagni dovrebbe essere d’esempio a tante altre città molto più conosciute a livello nazionale ed europeo. La Cripta fu costruita tra il 1072 e il 1104 e doveva fungere da luogo di conservazione delle reliquie dei santi. Ha uno schema a tre navate trasversali, con tre absidi e dodici colonne che intersecano le rispettive pareti e sono affrescate con scene che raccontano la storia della Salvezza dell’uomo, dalla sua creazione fino alla fine dei tempi.
Gli affreschi, in ottimo stato di conservazione, sono di assoluto pregio; colpiscono in particolare le raffigurazioni dei suoi santi, eretici, profeti, martiri, mostri e chimere. E poi, insieme ad altre simbologie dalle misteriose interpretazioni, troviamo una straordinaria antologia della pittura medioevale oltremodo significativa. Il ciclo, nei suoi 540 metri quadrati di pittura “a tema”, tratta e spiega la storia della Salvezza dell’uomo dall’origine fino al suo Giudizio divino. Ma anche storie sacre dell’antico Testamento, terminando, nell’abside, con la visione terribile dell’Apocalisse di Giovanni. Una raffigurazione che rivela, con grande forza espressiva, cosa accadrà alla fine dei tempi. Gli affreschi sono attribuiti a tre botteghe di artisti anonimi conosciuti come Primo Maestro di Anagni o Maestro delle Traslazioni, Secondo Maestro di Anagni o Maestro Ornatista e Terzo Maestro di Anagni. Per ragioni stilistiche e storiche i lavori di affrescatura della Cripta si collocano tra il finire del XII secolo e la prima metà del XIII secolo. Gli altari conservano reliquie di Santi tra cui quella di San Magno patrono di Anagni.
Si inizia dal Museo con una biblioteca contenente volumi dal XV al XX secolo, si prosegue con la Sala del Tesoro,  la Sala Capitolare, la biblioteca, il chiostro e, dopo diverse stanze con reperti interessanti, si giunge alla Cripta. Biglietto unico per museo della cattedrale e cripta. Tempo di permanenza nella Cripta 20 minuti: poi si spengono le luci.

 

Cfr: www.cattedraledianagni.it  Foto dalla rete

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