“Il Sud non è più un territorio perduto da risarcire con qualche sussidio in più, ma è l’orizzonte strategico della ripresa italiana dei prossimi decenni”.

Ad affermarlo in una intervista al quotidiano Il Mattino è il ministro Mara Carfagna. “Questo governo ha fatto una precisa scelta di politica economica e sociale: accendere al Sud un secondo motore per lo sviluppo nazionale”.

Dal punto di vista del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, “il confronto con gli amministratori del Nord, come Beppe Sala, è un bene, perché ci aiuterà a spiegare meglio le opportunità che si aprono nel Mezzogiorno per gli investitori e le imprese provenienti dal Nord, dall’Europa e dal resto del mondo”.

Carfagna ribadisce quindi che “la missione del Sud e di chiunque lo amministri nei prossimi anni non sarà difendere le risorse del PNRR – in larga parte ‘blindate’ – ma spenderle bene producendo e realizzando progetti di qualità”. Anche perché “il rischio di un ridotto assorbimento certamente c’è, ma credo che il modo migliore di affrontarlo sia superare i duelli geografici scambiandosi buone pratiche, intuizioni organizzative e anche condividendo progettualità”.

“C’è un’intera generazione di amministratori che è cresciuta solo tirando la cinghia”, conclude il ministro. “Ci siamo disabituati un po’ tutti a programmare sviluppo, a realizzare strade, porti, scuole e ospedali. Se gli strumenti di affiancamento degli enti locali che abbiamo individuato non basteranno, bisognerà rapidamente trovarne di nuovi”.

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