
La macchina organizzativa predisposta per i funerali di Papa Francesco è operativa, sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Roma Capitale, come componente del Servizio Nazionale di Protezione Civile, con tutte le sue strutture, è inserita nel meccanismo di coordinamento – supportando tutte le attività operative sul campo – e integrata con le altre componenti.
I sistemi sanitari hanno moltiplicato su strada tutte quelle che sono le loro attività e i loro presidi e numerosi volontari sono presenti in punti strategici, per indirizzare i fedeli che stanno omaggiando le spoglie del Santo Padre e parteciperanno alle esequie in programma sabato 26 aprile.
“Dobbiamo evitare che le persone – a causa degli accodamenti lunghi sotto il sole – possano avere mancamenti, colpi di calore – spiega il Direttore della Protezione Civile Giuseppe Napolitano – e quindi dobbiamo fare in modo che ci sia una conservazione di uno stato di benessere individuale, collettivo, compatibile con il contesto e anche con la lunghezza delle file. Il consiglio principale è quello di disporsi alla massima pazienza e al senso di profondo di raccoglimento per la partecipazione a un evento che ha un unico senso, quello religioso. Il secondo è quello di non tentare di approcciare piazza San Pietro per poter accorciare le file, magari dagli ingressi laterali, quindi non affollare il lato di Porta Angelica o del Santo Uffizio, perché comunque i piani di mobilità riporteranno le persone ai percorsi di via della Conciliazione“.
Viste le temperature in aumento, i volontari della Protezione Civile stanno distribuendo bottigliette d’acqua singolarmente ai pellegrini in arrivo a San Pietro. Tra la giornata di martedì 22 e quella di mercoledì 23 sono state 38mila le bottigliette consegnate e si prevede che lo stesso numero verrà distribuito domani, giovedì 24 aprile. L’organizzazione è in grado di assicurare fino a 100mila bottigliette al giorno.
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