Gli sversamenti abusivi di rifiuti solidi urbani nel fiume Sabato a Benevento hanno sollevato l’indignazione di diverse organizzazioni di volontariato di Benevento

Benevento è una città fluviale, anche se non è considerata tale soprattutto da chi ci abita essendosi perso, negli ultimi 50 anni, quel rapporto profondo che gli abitanti avevano con i fiumi che l’attraversano. Il Calore e suoi affluenti della conca beneventana, tra i quali il maggiore è il Sabato, sono stati i corsi d’acqua che hanno determinato la nascita della città per tutte le opportunità produttive, economiche, alimentari, di trasporto e di qualità della vita che offrivano ai suoi abitanti. Oggi purtroppo a Benevento assistiamo, invece, al tentativo di cancellazione della bellezza e importanza naturalistica e storica dei fiumi e un esempio è lo sversamento di rifiuti solidi urbani negli alvei fluviali. Recentemente la denuncia di Valentina Ricciardi, un’ambientalista beneventana, attivista di diverse organizzazioni di volontariato, sui rifiuti sversati abusivamente nel fiume Sabato nei pressi dello Stadio “Vigorito”, ha riportato alla ribalta questa problematica verso la quale la Città sembrava essersi adeguata tanto da considerarla come la normalità. La quantità di rifiuti buttati nell’alveo di piena del Sabato dal lungofiume Don Emilio Matarazzo, in corrispondenza con via Giuseppe D’Alessandro, rappresenta una vera e propria vergogna per la città di Benevento che dovrebbe invece andare orgogliosa di una concentrazione di corsi d’acqua così cospicua che per natura e storia ne potrebbero fare un unicum in Italia. Per questi motivi diverse organizzazioni di volontariato, quali: LIPU – Sezione di Benevento, Associazione WWF Sannio, Plastic Free Benevento, Rotary Club di Benevento, Coordinamento Provinciale LIBERA Benevento, Rotary Community Corps Benevento, Io x Benevento, Comitato di quartiere S. Clementina, Introterra, Mamme Rana, chiedono agli Enti pubblici competenti in materia, ossia al Comune e alla Provincia, di intervenire decisamente per rimuovere i rifiuti e superare l’impasse di competenze attualmente esistente.

 

Infatti i rifiuti solidi che si trovano al disotto degli argini o delle difese spondali dei corsi d’acqua principali, si trovano su suolo che è di competenza della Provincia, ma gli operai stagionali idraulico-forestali che lavorano per questo ente alla manutenzione dei corsi d’acqua – che già hanno egregiamente operato nel recente passato effettuando un taglio selettivo e non integrale della vegetazione ripariale in diversi tratti cittadini del fiume Sabato – non sono abilitati a rimuovere i rifiuti poiché per questo ci vuole una specifica preparazione che essi non posseggono. Di contro gli operatori ecologici dell’ASIA, azienda partecipata del Comune di Benevento, che invece hanno la competenza specifica per rimuovere i rifiuti solidi urbani sembra che non possono intervenire nell’alveo di piena dei fiumi perché in cura ad altro ente pubblico.

Della questione si sta ora interessando il mondo politico locale sia con l’intervento della consigliera comunale Giovanna Megna, che ha portato all’attenzione della Commissione consiliare Ambiente la questione sollevata dagli ambientalisti, sia con il coinvolgimento dell’assessore all’Ambiente del Comune di Benevento, Alessandro Rosa, che ha mostrato interesse nel rimuovere i rifiuti e dare il giusto decoro all’asta fluviale del Sabato che entra in città proprio in corrispondenza dello stadio. Le associazioni di volontariato e la Città tutta attendono quindi fiduciosi la risoluzione dell’impasse istituzionale, la rimozione dei rifiuti e azioni atte a prevenire ulteriori sversamenti abusivi di rifiuti nei fiumi.

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