La road map progettuale della Casa delle Tecnologie Emergenti va avanti nel pieno rispetto dei tempi. È stato infatti compiuto un altro passaggio amministrativo decisivo per la realizzazione del polo tecnologico nella Stazione Tiburtina.

Il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative ha stipulato con Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) gli atti notarili con i quali Roma Capitale godrà gratuitamente per 30 anni del diritto d’uso di locali per oltre 1000 mq nel prestigioso hub ferroviario, nodo cruciale della mobilità capitolina e dell’intero Sistema Alta Velocità Torino-Milano- Salerno.

In attuazione alla Delibera di Giunta n. 263 del 13 novembre 2020, l’Amministrazione capitolina avrà spazi rappresentativi e tecnologicamente avanzati in questa stazione emblema dell’architettura ferroviaria contemporanea, che si candida a “luogo per la città” in linea con le evoluzioni del concetto di infrastruttura ferroviaria e urbana impresse dal Gruppo FS Italiane anche a Roma. Stazioni sempre più protagoniste della vita cittadina: poli non solo di mobilità integrata e sostenibile, ma anche di servizi e di funzioni vitali al suo sviluppo sociale, economico e produttivo.

Gli spazi che Roma Capitale ha ottenuto gratuitamente da RFI, in forza di una Convenzione del 2005 attualizzata e concretizzata con le stipule sottoscritte dall’Amministratrice Delegata di RFI Vera Fiorani, hanno una doppia valenza e sono ospitati in luoghi diversi della stazione ma tutti con valore strategico.

Saranno consegnati all’Ufficio di Scopo del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive due spazi per complessivi 805 mq da destinare alla “Casa delle Tecnologie emergenti”: uno all’interno di un avveniristico contenitore sospeso a doppio livello ovvero in una delle cosiddette “bolle” della grande galleria vetrata sopra la piattaforma dei binari, l’altro con ingresso da via di Pietralata.

E proprio in questo “boulevard” urbano di stazione che unisce due quartieri, Pietralata e Nomentana, verrà realizzato questo moderno centro di sviluppo finanziato da risorse provenienti dal MISE. Un nuovo polo delle Tecnologie emergenti dedicato a creatività ed innovazione con progetti di ricerca/sperimentazione per start up e piccole medie imprese e con il trasferimento di know how tecnologico secondo il modello dello “Start up City”, dell’Internet of Things (IoT), del Blockchain e dell’Artificial Intelligence (AI).

“Con la stipula siglata aggiungiamo un tassello fondamentale per la realizzazione della Casa delle Tecnologie Emergenti a Roma. L’acquisizione dei locali di RFI all’interno della Stazione Tiburtina ci consente di utilizzare spazi preziosi per dare vita a un acceleratore dell’innovazione per promuovere un modello di sviluppo virtuoso che vede coinvolti attori pubblici e privati. Sarà un luogo simbolico dove talenti, imprese e nuove energie imprenditoriali troveranno opportunità di crescita e sperimentazione, in linea con la nostra visione di Smart City, e di riqualificazione delle infrastrutture con servizi all’avanguardia” dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

“Il nostro Ufficio di Scopo è stato parte attiva del processo di redazione del bando ministeriale che Roma si è aggiudicata lo scorso dicembre e sta portando avanti tutte le interlocuzioni necessarie per rendere la Casa delle Tecnologie Emergenti un polo attrattivo per la ricerca e gli investimenti. Grazie al coinvolgimento attivo delle Università romane riusciremo a creare un distretto innovativo di sperimentazione e sviluppo in linea con l’obiettivo di rendere la Capitale una vera Smart City proiettata sempre di più verso il futuro”, spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro Andrea Coia.

Nell’ambito della convenzione sottoscritta con RFI, Roma Capitale disporrà anche di altri 2 locali, per quasi 200 mq, sulla piazza d’ingresso alla stazione, biglietto da visita dell’hub ferroviario, per i quali è stata già conclusa con l’Assessorato allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro una manifestazione d’interesse tra strutture dipartimentali e territoriali di Roma Capitale acquisendo proposte da parte di chi vuole sviluppare progettualità innovative in questi spazi.

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