TOMA: RIDURRE RISCHIO DA DISASTRO E RENDERE TERRITORIO PIÙ RESILIENTE

Migliorare la capacità operativa e la sicurezza degli operatori di Protezione civile, in particolar modo le capacità di previsione dei rischi attraverso satelliti, reti di monitoraggio, unità mobili di gestione delle emergenze, supporto sanitario in ambiente impervio e procedure di intervento in ambito di gestione degli incendi boschivi ed alluvioni, al fine di avere risposte da parte del sistema di Protezione civile efficienti ed efficaci, anche mediante l’uso di strumenti tecnologici e attrezzature innovative che supportano gli operatori nella definizione dello scenario d’intervento e aiutano a prendere decisioni urgenti.

È la mission di To Be Ready, progetto rientrante nel Programma di cooperazione Interreg – IPA CBC, che coinvolge Italia, Albania, Montenegro, i cui territori hanno in comune l’esposizione a numerosi rischi naturali, tra tutti quelli alluvionali e gli incendi boschivi.

Tre le giornate del workshop internazionale “L’emergenza sanitaria ad alto rischio in ambiente impervio”. La prima, questo pomeriggio all’Auditorium Unità d’Italia, è stata dedicata all’approfondimento della tematica e al confronto esperienziale. Domani e dopodomani, presso il Centro funzionale Protezione civile di Campochiaro,  cinquanta operatori, tra medici, infermieri e psicologi, saranno impegnati in attività formative sul campo.

Dopo aver illustrato il progetto, il presidente Toma ha ringraziato il Servizio di Protezione civile regionale per il costante impegno nelle attività ordinarie e in tutte quelle emergenziali che, in questi ultimi due anni, hanno interessato direttamente il Molise, dall’emergenza Sars-Covid19, a quella riguardante gli incendi boschivi della scorsa stagione estiva, all’attuale emergenza Ucraina. Parole di apprezzamento

sono state rivolte all’indirizzo del Corpo nazionale di soccorso alpino per il leale e prezioso apporto evidenziato in tutte le attività tecnico-sanitarie sul territorio regionale. Il governatore ha anche annunciato l’imminente istituzione di una Scuola di Protezione civile regionale, luogo dove verranno formati gli operatori che dovranno far fronte alle diverse tipologie emergenziali.

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