Il testo del disegno di legge di Bilancio per l’anno 2022 predisposto dal governo contiene una svolta storica a vantaggio dei diritti dei cittadini meridionali e delle altre zone d’Italia più svantaggiate. Per la prima volta, infatti, si fa riferimento diretto ai Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) su asili nido e trasporto degli studenti disabili.

A meno di modifiche sostanziali durante l’esame parlamentare, sarà la prima legge dello Stato che attuerà di fatto quanto scritto nell’articolo 117 della Costituzione e precisato nella legge delega sul federalismo fiscale del 2009. Dopo 13 anni, si iniziano a stabilire a partire da queste due materie i servizi e le prestazioni in materia sociale che devono essere garantiti in tutto il Paese, senza differenze territoriali, né di natura socio-economica. Si inizia, cioè, a ricucire il Nord e il Sud, le aree più urbanizzate e quelle interne, impedendo che solo i Comuni con più risorse proprie siano in grado di fornire ai cittadini i servizi essenziali.

Oltre al riferimento ai LEP, altre misure contenute nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri riguardano il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), il credito d’imposta nel Mezzogiorno e le risorse a disposizione delle aree interne.

Ecco, più nel dettaglio, i passaggi del disegno di legge di Bilancio che riguardano questi argomenti.

>> Servizi educativi per l’infanzia (LEP asili nido)

Il testo prevede di destinare alle regioni a Statuto ordinario, alla Sicilia e alla Sardegna le risorse finalizzate a incrementare il numero di posti disponibili negli asili nido, fino a raggiungere nel 2027 il livello minimo garantito del 33% di posti (incluso il servizio privato) per ciascun Comune o bacino territoriale, in rapporto alla popolazione di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. Tale disponibilità aumenterà gradualmente di anno in anno: inizialmente solo i territori con un servizio inferiore al 28,88% potranno accedere alle risorse disponibili. Quando tutti i Comuni svantaggiati avranno raggiunto tale soglia, gli investimenti si allargheranno progressivamente anche ad altri, individuando nuovi target parziali, finché tutti avranno raggiunto la quota minima del 33% di posti, indicata come obiettivo anche dall’Unione Europea. Le risorse previste a questo scopo sono pari a 120 milioni di euro per il 2022, 175 milioni per il 2023, 230 milioni per il 2024, 300 milioni per il 2025, 450 milioni per il 2026 e 1.100 milioni a decorrere dal 2027.

>> LEP per il trasporto scolastico di studenti disabili

Per incrementare la percentuale di studenti disabili di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado ai quali è garantito il trasporto per raggiungere la sede scolastica, si assegnano le seguenti risorse ai Comuni delle regioni a Statuto ordinario, della Sicilia e della Sardegna: 30 milioni di euro per l’anno 2022, 50 milioni per il 2023, 80 milioni per il 2024, 100 milioni per il 2025 e la stessa cifra per il 2026, 120 milioni annui a partire dal 2027. Sarà un apposito decreto ministeriale a ripartire le risorse entro il 28 febbraio 2022 e a indicare gli obiettivi annuali di incremento del servizio, fino alla definizione dei LEP. Le previsioni effettuate sulla base del costo standard del servizio e delle risorse disponibili consentono di stimare comunque sin da subito un sostanzioso aumento del numero di studenti che potranno usufruire del trasporto scolastico: rispetto ai 15.193 utenti dell’anno 2018, il 2022 dovrebbe vedere un incremento di oltre 7.200 studenti, il 2023 +12.000 circa, il 2024 +19.300, il 2025 e 2026 +24.000 l’anno, fino al +29.000 circa a partire dal 2027.

>> Rifinanziamento Fondo sviluppo e coesione (FSC)

È incrementata di 23,5 miliardi di euro la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2021-’27. Tale cifra si somma a quella già stanziata dalla legge di Bilancio 2021, pari a 50 miliardi di euro, portando così la dotazione complessiva del FSC 2021-’27 a 73,5 miliardi di euro.

>> Credito d’imposta nel Mezzogiorno

È prorogato fino al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta rivolto alle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive che hanno sede nelle zone assistite di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo. Le aliquote dell’incentivo corrispondono alla misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 approvata dalla Commissione europea: si va fino a un tetto del 25% per le grandi imprese, il 35% per le medie e il 45% per le piccole.

>> Rifinanziamento aree interne

Il disegno di legge di Bilancio incrementa di 50 milioni di euro le risorse destinate al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade delle aree interne. Si tratta di un intervento già previsto e finanziato all’interno del Piano Complementare al PNRR per un totale di 350 milioni di euro, che salirebbe in questo modo fino a 400 milioni di euro. In particolare, il potenziamento delle risorse è previsto per gli anni 2023 (+20 milioni di euro) e 2024 (+30 milioni di euro).

>> Incremento della dotazione del Fondo di solidarietà comunale

Come effetto delle misure previste nel disegno di legge di Bilancio 2022 su asili nido, trasporto di studenti disabili e potenziamento dei servizi sociali, aumentano le risorse a disposizione del Fondo di solidarietà comunale. Tale incremento è pari a 94 milioni di euro per il 2022 (raggiungendo così la cifra di 6.949.513.365 euro), di 127 milioni per il 2023 (totale: 7.107.513.365 euro), di 170 milioni di euro per il 2024 (totale: 7.476.513.365 euro). Aumenti via via crescenti sono previsti per tutti gli anni a venire, fino a raggiungere una crescita pari a +1.033 milioni di euro dal 2030 in poi.

 

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