Si moltiplicano i casi di medici in servizio negli ospedali dell’area metropolitana di Napoli contagiati dal Covid-19.A renderlo noto è la segreteria aziendale dello SMI  (Sindacato medici Italiani) della Asl Napoli 1 centro, che in una nota comunica il problema nei Presidi di Continuità Assistenziale “(ex guardia medica) di Napoli. “Alcuni nostri iscritti – si legge nella nota stampa – ci informano di essere risultati positivi al tampone e per tale motivo hanno temporaneamente sospeso la attività lavorativa; il nostro contratto, in particolare per coloro che si sono infettati nell’esercizio della loro funzione, spesso incaricati temporanei, non prevede nessun tipo di tutela o malattia. Per tale motivo è necessaria una legge Nazionale urgente che preveda una indennità per coloro che sono risultati positivi al Covid che copra il periodo di sospensione dall’incarico. Con questa curva di contagi prevediamo nel giro di qualche settimana un ulteriore aumento di positivi tra i medici di Medicina generale (Assistenza primaria, continuità assistenziale, 118 e USCA) con il rischio che molti molti assistiti potrebbero restare senza assistenza nella città di Napoli diventando sempre piu’ difficile sostituire i colleghi. Chiediamo: una sanificazione straordinaria dei presidi di continuità assistenziale nella Asl Napoli 1 centro ; una dotazione straordinaria di DPI al personale medico poiché in questa fase tutte le visite sono per noi potenzialmente a rischio e necessitano di protezione integrale per il personale, sempre e non solo nei casi sospetti di Covid; la stabilizzazione ad horas di tutti i convenzionati incaricati temporanei e/o sostituti per consentire anche maggiori tutele. Il riconoscimento della indennita’ per il periodo di sospensione dal servizio per i colleghi risultati positivi al tampone”.

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