Scrivere la manovra a quattro mani, maggioranza e opposizione: l’idea, lanciata dal vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani, era stata subito raccolta dal segretario del Pd Nicola Zingaretti e rilanciata da Silvio Berlusconi.

Un modo per blindare il governo, atteso da mesi difficili fra emergenza sanitaria ed economica, e scosso a intervalli piu’ o meno regolari dai malumori di alcuni azionisti di maggioranza, primi fra tutti Italia Viva e M5s. Che la strada fosse in salita, tuttavia, non sfuggiva a nessuno. E puntuale è arrivato l’altolà del M5s, per voce del Capo Politico, Vito Crimi: “La collaborazione delle opposizioni e’ fondamentale, ma ognuno ha il suo ruolo. La legge di bilancio e’ l’atto di indirizzo piu’ importante del governo. Quindi la deve scrivere la maggioranza”. La posizione del Capo Politico del Movimento, al di la’ del momento di transizione vissuto dai Cinque Stelle, e’ largamente maggioritario in un partito a cui viene la pelle d’oca solo a sentire nominare Forza Italia e Berlusconi. Nessuno, insomma, dira’ mai “bene l’apertura a Forza Italia”, spiega un parlamentare di primo piano, se questo significa sedersi al tavolo con Berlusconi. Altra cosa e’, invece, la collaborazione nelle aule parlamentari dove i grillini non hanno mai escluso di poter votare provvedimenti ritenuti di buon senso, e’ il ragionamento. Collaborazione solo in sede parlamentare, dunque.

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