Le facciate delle villette a schiera, bene comune o privato? L’intreccio con il superbonus 110%
Gli immobili costituiti dalle cosiddette villette a schiera, benché non alla base del concetto di fabbricato in condominio del codice civile del 1942, perché al tempo sconosciuta la tipologia edilizia, oggigiorno possono essere considerati condominio – o meglio “condominio orizzontale”, anche a seguito dell’introduzione (in costanza della riforma dell’Istituto del condominio del 2012) di una norma di generale attrazione all’Istituto quale, per l’appunto, l’articolo 1117 bis c.c..
Tale articolo, prevedendo l’applicazione della disciplina del condominio, in quanto compatibile, in tutti i casi in cui più unità immobiliari o più edifici ovvero più condominii di unità immobiliari o di edifici abbiano parti comuni ai sensi dell’articolo 1117c.c, pone così termine ad una lunga diatriba giurisprudenziale, che – secondo l’orientamento di maggioranza- era ormai propensa nel preferire l’applicazione della disciplina del condominio –specificatamente dettata per gli immobili –in luogo della generale normativa sulla comunione.
Naturalmente, per quanto attiene alla specifica determinazione delle parti comuni, l’elencazione di cui all’articolo 1117 c.c. dovrà essere oggetto di una particolare attenzione. Del resto, si può dedurre dalla lettura dello stesso articolo 1117 c.c. che i beni qui elencati sono comuni se il contrario non risulta dal titolo e che l’elencazione non è tassativa ammettendo inclusioni o esclusioni.
Il bene comune
Il principio generale per considerare un bene comune è, per l’appunto, la destinazione funzionale del bene al servizio delle più unità immobiliari in Condominio e nemmeno necessariamente di tutte posto che, ben potranno esistere dei beni di proprietà solo di…
Oltre 750mila euro per acquistare cibo e generi di prima necessità per le famiglie in difficoltà. È questo il cuore del progetto ‘Emergenza Covid-19: interventi straordinari per le persone sole e le famiglie indigenti’ realizzato da Arsial, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura insieme a Caritas di Roma e presentato, questa mattina, negli spazi dell’Emporio della Solidarietà di Caritas, in via Casilina Vecchia n.19.
Il progetto destina le somme derivanti dalla mancata partecipazione di Arsial alle Fiere e alle altre iniziative promozionali a causa dell’emergenza Covid-19, a un fondo dedicato all’acquisto di prodotti agroalimentari o ittici, freschi o trasformati da aziende con sede nel territorio del Lazio, in favore delle tante persone in difficoltà che si rivolgono alla Caritas di Roma. Grazie al fondo è stata predisposta una grande distribuzione di derrate agroalimentari destinate alle famiglie che accedono all’Emporio della Solidarietà. Non solo prodotti freschi e di qualità come carne, salumi, formaggi, latticini, verdura, frutta, ma anche beni essenziali come olio, caffè, latte, legumi, pelati e quanto può essere necessario al fabbisogno quotidiano.
“La pandemia e il suo perdurare hanno comportato un impressionante aumento delle situazioni di criticità economica, sia nelle famiglie e sia nelle aziende. Abbiamo deciso, quindi, di fornire un aiuto concreto a chi oggi ne ha più bisogno e, al tempo stesso, un supporto al lavoro…
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Venerdì 22 GENNAIO alle ore 18.00 in diretta streaming sui canali social di Strega Alberti. Intervengono Valentina Notarberardino, autrice di “Fuori di testo” (Ponte alle Grazie, 2020). Livia Satriano, ideatrice “Libri Belli”. Christian Soddu, editor West Egg Editing. Modera: Valentina Aversano, responsabile comunicazione web Minimum Fax.
La storia del Premio Strega ci consente, già dalle copertine, di ricostruire gli sviluppi dell’editoria italiana dal Secondo Dopoguerra a oggi. Nel 2020, ad esempio, Sandro Veronesi si aggiudica lo Strega con “Il Colibrì”, ma quante altre cover mostrano pennuti in prima pagina? Nel 2008 il viso in primo piano de “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano fa scuola tra le copertine degli anni a seguire, mentre già con la prima edizione di “Tempo di uccidere” di Ennio Flaiano, nel 1947, si danno le spalle al lettore.
Anche altri elementi testuali e grafici, di contorno agli scritti degli autori, concorrono al racconto del mondo letterario degli ultimi settant’anni: a chi sono dedicati i romanzi premiati? Quante volte ricorre la parola “vita” nei titoli vincitori? E come cambiano i risvolti nelle successive edizioni quando il libro, dopo la partecipazione al premio, prosegue il suo cammino editoriale moltiplicando le vendite? Infine, quanto incide sul destino di…
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110% SUPERBONUS – Le facciate dei condomini orizzontali
di Libero SicaGIORNO DELLA MEMORIA, LA RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE TOMA
di Redazione666aaaa
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Gli immobili costituiti dalle cosiddette villette a schiera, benché non alla base del concetto di fabbricato in condominio del codice civile del 1942, perché al tempo sconosciuta la tipologia edilizia, oggigiorno possono essere considerati condominio – o meglio “condominio orizzontale”, anche a seguito dell’introduzione (in costanza della riforma dell’Istituto del condominio del 2012) di una norma di generale attrazione all’Istituto quale, per l’appunto, l’articolo 1117 bis c.c..
Tale articolo, prevedendo l’applicazione della disciplina del condominio, in quanto compatibile, in tutti i casi in cui più unità immobiliari o più edifici ovvero più condominii di unità immobiliari o di edifici abbiano parti comuni ai sensi dell’articolo 1117c.c, pone così termine ad una lunga diatriba giurisprudenziale, che – secondo l’orientamento di maggioranza- era ormai propensa nel preferire l’applicazione della disciplina del condominio –specificatamente dettata per gli immobili –in luogo della generale normativa sulla comunione.
Naturalmente, per quanto attiene alla specifica determinazione delle parti comuni, l’elencazione di cui all’articolo 1117 c.c. dovrà essere oggetto di una particolare attenzione. Del resto, si può dedurre dalla lettura dello stesso articolo 1117 c.c. che i beni qui elencati sono comuni se il contrario…
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«Ricordare per non dimenticare, testimoniare affinché le giovani generazioni comprendano che la conoscenza della Shoah sia un dovere morale e civile. È necessario abbandonare l’indifferenza, prendere parte, dibattere, meditare perché non venga sottovalutato un periodo storico caratterizzato dall’orrore di ciò che…
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Naturalmente, per quanto attiene alla specifica determinazione delle parti comuni, l’elencazione di cui all’articolo 1117 c.c. dovrà essere oggetto di una particolare attenzione. Del resto, si può dedurre dalla lettura dello stesso articolo 1117 c.c. che i beni qui elencati sono comuni se il contrario non risulta dal titolo e che l’elencazione non è tassativa ammettendo inclusioni o esclusioni.
Il bene comune
Il principio generale per considerare un bene comune è, per l’appunto, la destinazione funzionale del bene al servizio delle più unità immobiliari in Condominio e nemmeno necessariamente di tutte posto che, ben potranno esistere dei beni di proprietà solo di alcuni in cosiddetto “condominio parziale” per quanto al sostentamento delle spese ex art. 1123, ultimo comma c.c. Sul punto, la…
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