Un giallo storico tra ombre, misteri e decadenza nella Serenissima alle soglie del Barocco.

Una Venezia livida e affascinante, sospesa tra fasti ormai trascorsi e un lento, inesorabile declino. È questo lo scenario in cui prende vita Il Signore di Notte, romanzo giallo che intreccia storia, mistero e ironia, restituendo al lettore una città brulicante di intrighi, segreti e passioni proibite.

Tutto comincia con un delitto. In una modesta dimora viene rinvenuto il corpo senza vita di un nobile caduto in disgrazia, il primo di una serie di omicidi che scuotono la Venezia del Seicento. A indagare è Francesco Barbarigo, il “Signore di Notte” che dà il titolo al romanzo e richiama una delle più importanti magistrature della Serenissima, composta da sei giudici con funzioni di ordine pubblico e polizia.

Il personaggio è ispirato a una figura realmente esistita, così come molti dei protagonisti che animano la vicenda, ma la storia è frutto di pura invenzione. Dietro le pagine si cela un imponente lavoro di ricerca storica che consente all’autore di restituire con precisione ambienti, costumi e linguaggio dell’epoca, senza mai appesantire la narrazione.

La trama si sviluppa con ritmo serrato tra calli, campi e palazzi dove si intrecciano destini di aristocratici e popolani, mercanti e usurai, prostitute e bari, servitori e bravi. Un microcosmo umano variegato che racconta una Venezia viva, contraddittoria, ancora splendida ma già attraversata dalle crepe del suo tramonto. L’autore accompagna il lettore in questo universo con tocchi di realismo e ironia, inserendo brevi digressioni su curiosità, usanze e aneddoti della Serenissima che rendono il contesto più vivido e autentico.

Ma il cuore del romanzo resta Francesco Barbarigo, un protagonista lontano dallo stereotipo dell’eroe infallibile. Uomo vanitoso, contraddittorio e spesso inadeguato, affronta le indagini con più improvvisazione che metodo, oscillando tra intuizioni brillanti e clamorosi abbagli. Dietro la maschera di sicurezza si nascondono insicurezze, ansie e un passato tormentato che ne condizionano ogni scelta. Il suo linguaggio diretto e beffardo diventa lo strumento per svelare non solo i difetti del personaggio, ma anche le ipocrisie e le fragilità della società veneziana.

Nel corso delle indagini Barbarigo si lascia travolgere da passioni improvvise, tra cui una relazione ambigua e disorientante con una dama affascinante e misteriosa. Neppure in amore riesce a trovare chiarezza: ogni passo avanti diventa una nuova occasione di smarrimento. Il suo percorso, tanto personale quanto investigativo, è costellato di disfatte e delusioni, fino a quando l’incontro con un capitano delle guardie, uomo pragmatico e scaltro, gli offre un insperato appiglio. Insieme dovranno affrontare nuovi agguati, colpi di scena e delitti che riemergono dal passato, in una spirale di tensione che conduce a un epilogo sorprendente.

Il Signore di Notte è un romanzo che mescola abilmente l’intreccio del giallo con la ricchezza del romanzo storico. Il tono ironico e disincantato, la ricostruzione accurata della Venezia seicentesca e la caratterizzazione profonda dei personaggi rendono la lettura avvincente e visivamente potente. Un viaggio tra le luci e le ombre di una città che fu regina del mare e che, anche nel suo crepuscolo, conserva intatto il fascino del mistero.

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