
di Giovanni Loche
Oggi solo il 32% degli italiani dichiara di essere favorevole al sostegno armato al governo di Kiev, a fronte di un buon 57% di tre anni fa.
Lo scetticismo prevale in modo preponderante: il 39% è contrario contro il 28% dei favorevoli. A giocare un ruolo decisivo è di certo la paura che il ReArmEu voluto da Ursula von der Leyen e dalla maggioranza del Parlamento europeo, possa diventare malgrado tutto un inizio di una escalation pericolosa e poco prevedibile, dagli effetti negativi e preoccupanti.
L’Unione Europe punta ad aumentare la forza di deterrenza con il ReArm Europe, un piano da 800 miliardi di euro che richiederà importanti sforzi ai Paesi membri e ai cittadini. Importanti ma improrogabili secondo gran parte dei leader europei per scongiurare una nuova aggressione russa. La preoccupazione riguarda in primis i Paesi baltici, particolarmente esposti a Mosca.
Dall’altra parte gli italiani in maggioranza si dichiarano molto più preoccupati degli effetti deleteri che potrebbe avere su pensioni e sanità, la scelta fatta dalla presidenza dell’Unione Europea, su un riarmo indiscriminato da parte di tutti i Paesi europei, e per l’Italia in primis. Dunque niente guerra e allora ecco crollare in modo indiscriminato l’appoggio che fino ad ora pure avevano ampiamente manifestato al popolo ucraino.
Tutto ciò viene certificato dall’ultimo sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, che mette in evidenza la posizione degli italiani rispetto al piano di riarmo annunciato da Ursula von der Leyen, senza alcun dubbio e tentennamenti.
Il sondaggio Ipsos evidenzia che il 57% degli italiani non appoggia né una parte né l’altra (tre anni fa erano il 28%); mentre il 32% degli italiani sostiene la causa ucraina; l’11% dei nostri connazionali è dalla parte della Russia.
In questi anni la percentuale di italiani pro Mosca è sempre oscillata tra il 5% e il 10% della popolazione. Oggi, (poco più di) un italiano su dieci sostiene che Vladimir Putin abbia ragione sostenendo di fatto la teoria del presidente statunitense Donald Trump secondo cui “l’Ucraina non avrebbe dovuto iniziare la guerra“.
Anche lo scontro dello Studio Ovale alla Casa Bianca tra il presidente Usa e Volodymyr Zelensky è stato oggetto d’indagine. Dal sondaggio si evince che il 47% degli italiani ritiene che il presidente americano sia stato intimidatorio e arrogante con il leader ucraino, il 24% sostiene le ragioni di Trump e il 29% non si esprime. L’apprezzamento per la reazione del tycoon è particolarmente forte tra gli elettori leghisti: il 46% sostiene che Trump abbia avuto un atteggiamento corretto rispetto al presidente ucraino. Gli elettori del Pd, invece, sostengono con convinzione Zelensky.
Vediamo secondo Ipsos come cambiano invece le opinioni in base ai partiti di appartenenza. In questo caso emergono grandi differenze tra gli elettori a seconda dell’orientamento politico. Sostengono la causa di Kiev:
Il 59% degli elettori del Partito democratico;
Il 48% degli elettori di Forza Italia;
Il 41% di chi vota Fratelli d’Italia;
Il 29% di chi vota Movimento 5 Stelle;
Il 19% degli elettori della Lega
Tra gli elettori del Carroccio, i sostenitori di Mosca sono il 21%, più di quelli che appoggiano la causa ucraina.
Dunque in sintesi il sondaggio Ipsos ci dice che solo il 28% è favorevole al ReArmEu, il 39% è contrario, mentre il 33% si astiene da esprimere un’opinione a riguardo. I più contrari sono gli elettori leghisti (56%), mentre quelli di FdI (48%) e Pd (46%) sono allineati (il che, di per sé, è una notizia). Spaccati gli elettori di Forza Italia (36% contrari, 35% favorevoli, il restante 29% non si esprime). La metà degli elettori M5s è contrario al piano di riarmo anche se sorprende il 30% degli elettori pentastellati favorevoli al ReArm Europe.
Le percentuali sull’ipotesi di inviare truppe italiane in Ucraina sono diversificate. Mentre il 36% concorda con l’ipotesi di coinvolgere i nostri militari in un’eventuale contingente di pace, tredici punti percentuali in più del 26% che è contrario. Il 39% non sa esprimersi a riguardo. I favorevoli sono soprattutto elettori di Forza Italia (60%) e Pd (58%) ma è rilevante anche la percentuale di FdI con il 48%. Tra gli elettori della Lega il 44% si dice contrario all’invio di truppe in Ucraina.
Commenti recenti