Diramata la nota di Ponte Futuro, gruppo politico di minoranza in seno al Consiglio Comunale di Ponte (Bn), con durissime considerazioni sulle scelte in atto che condizioneranno il futuro del paese interessato da imminenti cambiamenti per effetto della nuova linea ferroviaria ad alta capacità-velocità e il successivo ampliamento della superstrada Bn Caianello.

Secondo Ponte Futuro:

“Nella bozza del preliminare si legge tutto, e altro ancora sarà inserito all’ultimo momento.

Già sono visibili le dissennate implementazioni per costruire altro, senza tener conto della storia recentissima che ha visto Ponte giungere alle cronache nazionali per problematiche ambientali serie e gravose. Non avete imparato nulla dalle lezioni che il territorio ci ha dato.”

E prosegue: “Mai avremmo immaginato che concittadini tanto egoisti avrebbero preso il sopravvento. Mai avremmo pensato che tecnici che dovrebbero manifestare profonde competenze urbanistiche, per uno strumento così complesso e tanto costoso, avrebbero messo in campo pagine copiate e ricopiate, frasi fatte, dati generici ed elementi funzionali ad uno scopo poco dignitoso. Mai avremmo creduto che l’incarico di redigere il PUC fosse agevolato da amici tecnici che hanno mal gestito per decenni il territorio. E basta! Questa amministrazione Fusco è fallita nella forma, nella sostanza e nei numeri (vedi Caporaso o è una farsa?), non siete legittimati a programmare il nostro futuro.

Alcuni di voi si sono illusi che ci venisse proposto un Piano Urbanistico Comunale rivoluzionario. Continuiamo a ritenere che incollando pezzi qua e là, senza una visione di cosa vogliamo del nostro paese, non andremo da nessuna parte. Ne siamo talmente convinti che è sotto gli occhi di tutti la condizione di minorità in cui siamo, prendendo a confronto le comunità circostanti.”

La nota centrale evidenzia: “Questo PUC non ci porterà verso la ferrovia ad alta capacità, non ci porterà verso la futura autostrada, da naturale luogo d’incontro, da “ponte” la prospettiva è divenire periferia di altri, più efficienti, più uniti, più determinati. Certo non saremo noi di Ponte Futuro a poter risolvere la questione, del resto avete scelto la rivoluzione. Un terzo o poco più decretò la scelta rivoluzionaria, e questa è. Cari concittadini di Ponte avete creduto nei racconti del sig. Fusco, avete creduto nelle opportunità che vi prospettava il già Vice Caporaso, oggi occulto, e invece queste opportunità sono solo per LORO.

Infine l’appello: “Signori Consiglieri di maggioranza, che avevate sognato la rivoluzione, siete stati voi gli artefici di tutto questo scempio. Non vorremmo causare un danno psicologico, ma è giunto il momento di sentire il peso delle vostre azioni a danno dell’intera comunità. Sembrerebbe che si compia un altro atto rivoluzionario, di una rivoluzione ormai fallita, ribaltando le regole di approccio al massimo strumento urbanistico del comune.”

E le conclusioni di Ponte Futuro: “Come da programma rivoluzionario ORA chiamate i cittadini per sentirli o per soddisfare gli interessi speculativi in atto, oltre ad assolvere così alle necessità di dare ascolto alla popolazione. Furbi!

Oggi, dopo aver già redatto il Puc ascoltate i cittadini, come siete bravi, buoni, sopratutto rivoluzionari.

Questo argomento ci è caro e ci impegneremo a fondo perché tratta del FUTURO della nostra comunità e almeno su questo consentiteci un distinguo.”

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