Si sono chiusi oggi, con l’ultimo tavolo conclusivo delle 17, i quattro giorni di maratona digitale longobarda e il bilancio generale è più che soddisfacente.

La scelta di organizzare questa maratona digitale come più volte ribadito nei vari tavoli è nata dalla necessità di organizzare i diversi siti in momenti di confronto per raccogliere i contenuti che saranno poi oggetto della stesura del nuovo piano di gestione del Sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)  (2021-2025).

L’Associazione Italia Langobardorum è la struttura che gestisce il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. È nata nel 2008 ed ha sede presso il Comune di Spoleto. È costituita dai Comuni di Benevento, Brescia, Campello sul Clitunno, Castelseprio, Gornate Olona, Cividale del Friuli, Monte Sant’Angelo, Spoleto, dalla Fondazione CAB-Istituto di cultura Giovanni Folonari e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Passati quasi 10 anni dall’ingresso nella Lista del Patrimonio Mondiale, per l’Associazione Italia Langobardorum è arrivato il momento di fare il punto e aggiornare il Piano di Gestione, in maniera partecipata, all’insegna dell’innovazione e della continua valorizzazione del Sito che patrocina e gestisce.

Un anno infausto per l’organizzazione di tavoli condivisi e di incontri, ma la ferma volontà del comitato di gestione nel voler comunque trovare la modalità più consona affinché il lavoro di realizzazione del piano sia “condiviso” ha portato alla sua ideazione al 100% online e virtuale. Per la prima volta in Italia, un momento di così profonda importanza per un’associazione come quella longobarda che già di suo, nel racchiudere i siti di sette città diverse, contiene insita la necessità dello spostarsi per poter progettare insieme, diventa virtuale e interattivo per coinvolgere i partecipanti e promuovere al meglio la co-progettazione e la relazione. La soluzione trovata è stata l’ideazione e la realizzazione di una piattaforma online sulla quale programmare incontri virtuali, con la modalità dell’”Hackathon”.

 

Cos’è un piano di gestione?

Il Piano di Gestione è uno strumento atto a garantire nel tempo la conservazione dei valori eccezionali sui quali si basa l’iscrizione del sito alla Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità UNESCO. Redigere un Piano di Gestione consiste nell’esaminarne le forze e gli attori presenti sul territorio, tanto nel campo culturale quanto in quello socioeconomico e turistico. Attraverso il coinvolgimento dei diversi soggetti portatori di interesse si dovranno definire, insieme ai tecnici e ai gestori, le strategie che saranno intraprese per garantire lo sviluppo e la promozione del sito insieme alla tutela e valorizzazione del suo patrimonio, attuando così un’opportuna gestione dello stesso. Il Piano di Gestione è un documento strategico e di coordinamento operativo che definisce gli obiettivi da conseguire e che provvede all’individuazione delle relative azioni e delle modalità attuative da intraprendere.

Oggi, a dieci anni dall’iscrizione del sito “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere” all’interno della WHL UNESCO, avendo consolidato una rete territoriale composta dalle sette componenti, gestita concretamente dall’Associazione Italia Langobardorum, il sito ha la necessità di un documento di gestione utile, snello e di facile utilizzo. Il metodo procedurale proposto per la sua realizzazione è semplice e andrà a considerare future progettualità, proposte dalle componenti, che possano essere finanziariamente sostenute prevedendo una tempistica di realizzazione di breve-lungo o medio periodo.

 

Cos’è un Hackathon?

Gli Hackathon sono veri e propri meeting, eventi ai quali partecipano esperti di vario genere e provenienza con l’obiettivo di collaborare e progettare insieme soluzioni. Un Hackathon può avere diverse finalità, in ambito lavorativo, sociale, artistico e durare una giornata ma anche una settimana intera. Obiettivo di un Hackathon è misurarsi con altre menti per arricchirsi in termini di conoscenze e competenze. Al contempo si possono incontrare persone con interessi comuni ma background diversi in termini di formazione, cultura e competenze. E proprio dall’incontro di stili di apprendimento e intelligenze diverse possono nascere soluzioni fuori dagli schemi. È in questo contesto che la “maratona longobarda” pensata per i primi quattro giorni di dicembre si colloca, ponendosi come obiettivo l’individuazione di progettualità e strategie future di valore. Per attuare un coinvolgimento e una partecipazione attiva, atta alla raccolta di progettualità per la definizione del Piano di Gestione, è stata creata una piattaforma digitale strutturata sulle seguenti funzionalità:

  1. Portale informativo: la piattaforma prevede una sezione informativa che raccoglie le principali informazioni riferite alle 7 componenti e agli elementi focali del sito nella sua interezza.
  2. Partecipazione online ai tavoli, incontri ed eventi: un momento di apertura e presentazione dell’intero evento, aperto al pubblico; tavoli trasversali categorizzati a cui partecipano attori invitati dalle sette componenti per confrontarsi sulla rete; incontri per ciascuna delle sette componenti in cui si individueranno strategie e progettualità locali; eventi informativi serali; un evento conclusivo pubblico per la restituzione dei dati raccolti durante i quattro giorni.
  3. Form per la raccolta delle progettualità: in una sezione della piattaforma è stato messo a disposizione un format che potrà essere compilato e restituito dai partecipanti dell’Hackathon, con il fine di raccogliere progettualità e idee utili alla stesura finale del Piano di Gestione del sito UNESCO.
  4. Chat attiva: la chat è stata presidiata e attiva dalle 10.00 alle 19.00 nei 4 giorni dell’Hackathon. Il fine è stato quello di aiutare i partecipanti nell’utilizzo della piattaforma, fornire informazioni sul progetto, raccogliere direttamente idee e progettualità.

 

CONCLUSIONI

In tutto sono stati 6 eventi in streaming sia su Facebook che sulla piattaforma, 6 tavoli “privati” dedicati alle singole città e 3 eventi serali dedicati al grande pubblico per conoscere meglio i Longobardi e alcuni progetti realizzati negli anni passati dall’Associazione.

I cosiddetti “tavoli trasversali” sono stati molto partecipati, inizialmente doveva esserci un pubblico composto da massimo una quarantina di persone ma sono sempre state molte di più e anche il seguito sui social ha avuto una media di ascolto sempre superiore alle aspettative.

Il compito dei tavoli trasversali era quello di far incontrare i principali portatori d’interesse dei sette siti ad un unico “evento” ove potersi confrontare e stimolare a vicenda grazie alla sapiente moderazione del team di Links Foundations. Il gruppo di ricercatori che ha gestito gli incontri oltre ad une breve intro per allineare gli ospiti ha utilizzato strumenti interattivi come chat e questionari per rendere più coinvolgente l’incontro ed aiutare anche i più timidi a partecipare attivamente.

Le tematiche affrontate sono quelle emerse dalle riflessioni dei mesi scorsi sui passati dieci anni e sono state: comunicazione, gestione, impresa, cultura, turismo ed infrastrutture.

Con una media di 500 tra ascoltatori e partecipanti e più di 2000 visite sulla piattaforma i tavoli si sono svolti in modo fluido ed ordinato, moltissimi hanno preso la parola e la sensazione era quasi quella di non trovarsi ognuno nel proprio ufficio ma tutti in uno unico e condiviso.

Un nuovo format, messo a punto incontro dopo incontro e passo dopo passo che ha sicuramente messo in luce le grandi potenzialità del 4.0 soprattutto quando la soluzione scelta diventa così funzionale da pensare di prenderla in considerazione anche in futuro con o senza (si spera) pandemia.

Ogni incontro si è aperto con due domande uguali per tutti: se si fosse più o meno d’accordo con la vision “Riscoprirsi Longobardi” (100% si) e quale delle tematiche sopra citate fosse ritenuta quella con più necessità di sviluppo e riflessione.

Tre tavoli su quattro hanno dato come risposta la comunicazione. È emerso come la necessità di dar voce alle idee, ai luoghi e alle iniziative fosse una delle difficoltà e delle esigenze principali di quasi tutti i partecipanti. Dalla comunicazione istituzionale alla volontà di creare un solo e unico brand non solo come immagine ma anche come vero e proprio contenitore di opportunità per il commercio, il turismo etc.

La necessità di implementare la comunicazione interna e di considerare oltre che tutti i vari strumenti che il digitale ci mette a disposizione anche tutti target che potrebbero/dovrebbero essere interessati. Giovani, target di nicchia, scuole, sportivi e persone con disabilità.

A tal proposito va sottolineato che l’Associazione ha da sempre preso molto sul serio il riuscire a rendere accessibili i sette siti guadagnandosi il plauso di UNESCO per le progettualità di “Toccar con Mano i Longobardi” e i video in lingua LIS connessi (presentati in anteprima questo giovedì e ancora visibili sia su Facebook sia sulla piattaforma).

Una tela ricca, ricchissima di proposte, di idee, di suggestioni. Condivise e molto dibattute. Sia i tavoli trasversali sia i tavoli componente si sono organizzati in modo molto customizzato ed efficiente. Emerso in quasi tutti gli appuntamenti è il concetto di network e di Rete. Forse complice il Covid-19 che ha ricordato l’importanza della relazione o forse solo la raggiunta “adolescenza dell’associazione” quello che è stato riportato da tutti i tavoli è la parola integrazione e il concetto “d’insieme” e di “sinergia”.

La Presidente:

Il dato emerso, racconta Rossella Del Prete Presidente di Italia Langobardorum, è la fotografia di un’Associazione cresciuta, più matura e che ha imparato a fare dell’iniziale “complessità” dovuta alla distanza tra un sito e l’altro un punto di forza. Numerose progettualità proposte dai partecipanti infatti hanno visto come protagonista  “il Sito” nella sua totalità (tutti e sette i siti insieme ) collegati e in rete per dare l’immagine di un’unica identità longobarda. La voglia di ripartire, di rilanciarsi e “fare di più”, idee trasversali, alcune nuove e alcune che hanno come base le progettualità passate. Indice che il lavoro fatto fino ad ora ha funzionato e ci ha permesso di sviluppare sempre di più la singola identità mettendola in prospettiva su larga scala nazionale. Abbiamo capito che i Longobardi sono attuali, possono essere “Green” e creare temi di discussione per le scuole di politica, diventano il pretesto per organizzare itinerari culinari, in bici o i protagonisti di un videogioco. Questa modalità di “maratona virtuale” è stata intensa ma di assoluta soddisfazione”.

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