Gli ultimi due giorni sono stati quasi interamente dedicati alla rilevazione dei dati circa la curva dei contagi in città: nella settimana 17-24 novembre il Sannio ha registrato il più alto incremento percentuale dei contagi da Covid 19.

BENEVENTO – Gli ospedali sanniti, prima occupati prevalentemente da contagiati provenienti da altre province, ospitano oggi il 94% di pazienti covid provenienti dalla nostra provincia. I dati sono, dunque, sempre più preoccupanti e la rilevazione settimanale pubblicata dalla fondazione Gimbe lo scorso 25 novembre, rileva un aumento di circa 600 casi, con una percentuale di contagi, nella sola provincia di Benevento, pari al 35% su 274.000 abitanti. È  come se in Lombardia (che conta circa 10.000 abitanti) si avessero 15-20.000 contagi.

Un dato preoccupante che non poteva non far riflettere, immediatamente, sull’opportunità o meno di riaprire le scuole anche alle altre classi (dalla seconda elementare alla prima media) e su quella di tenere ancora aperte le scuole dell’infanzia e le prime classi della scuola primaria.

Per tutta la settimana abbiamo monitorato il numero dei bambini presenti in classe: le classi delle scuole dell’infanzia erano quasi vuote, raggiungendo  un totale, nei sei istituti cittadini, pari ad uno scarso 30% di presenze; le prime elementari hanno fatto registrare una presenza più alta, circa l’80% del totale, ma con grandi differenze tra le classi degli stessi istituti, oltre che tra le diverse scuole. Vi sono state classi in cui le presenze erano ridotte a numeri minimi (4-5 bambini) e classi più o meno complete; Istituti in cui la presenza complessiva è stata molto scarsa ed altri in cui la presenza è stata leggermente più alta.

Come abbiamo già detto, i bambini meritano grande attenzione, tutti i bambini! È impensabile che gran parte della classe resti a casa per paura dei contagi, senza poter contare nemmeno sul sussidio della DAD e su un’attenzione costante ed efficace da parte degli insegnanti.

Le preoccupazioni dei molti genitori che hanno scelto di non portare a scuola i propri figli e che continuano a chiedere la chiusura delle scuole, sono pienamente legittime, così come legittime sono le aspirazioni di coloro che vorrebbero tutte le scuole riaperte come in altre regioni italiane ed europee.

Il problema è contemperare la normativa vigente con tale situazione e con le richieste dei genitori: l’insegnamento misto (in presenza e a distanza), la richiesta di non considerare le assenze dei propri figli per paura dei contagi; la difficoltà dei docenti di svolgere  contemporaneamente la lezione per gli alunni presenti e per quelli a distanza (acrobazie impossibili da richiedere con bambini piccoli che hanno bisogno di grandissima attenzione).

Su tutte queste difficoltà impera oggi il rischio per la salute dei nostri figli e dei nostri cittadini. I dati pervenuti non lasciano più dubbi e, considerata la mutata situazione sanitaria a Benevento – oggi la prima città della Campania per numero di contagi -, si è disposto, con l’ordinanza sindacale prot. 116762 del 28/11/2020, la prosecuzione della chiusura di tutte le scuole ed una nuova chiusura per tutte le scuole dell’infanzia e delle classi prime delle scuole primarie.

Resteranno aperti, se lo riterranno necessario, soltanto gli asili nido, in considerazione del fatto che si tratta di strutture private che ospitano un numero molto limitato di bambini.

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