Il servizio Aree Protette di Città Metropolitana di Roma Capitale ha ripreso l’attività di inanellamento degli uccelli presso il Monumento naturale ‘Palude di Torre Flavia’ che dal 2000 al 2014 ha caratterizzato parte della ricerca scientifica della locale Stazione di Ricerca LTER (Long Term Ecological Research).

Il lavoro è stato svolto nel periodo della migrazione autunnale 2020, per 30 giorni consecutivi, nel rispetto delle indicazioni del Centro Nazionale di Inanellamento (CNI) dell’Ispra. Il monitoraggio ha permesso di individuare e marcare, con anelli forniti dal CNI, 502 uccelli appartenenti a 25 specie ( 23 Passeriformi e 2 Non Passeriformi).

“Oltre a consentire la raccolta di dati di grande valore scientifico sia a scala locale che nazionale, l’attività di inanellamento ha importanti ricadute sul piano didattico ed è inserita nel progetto ‘L’isola del Tesoro’, diretto alle scuole primarie e secondarie di Ladispoli e Cerveteri.  – ha dichiarato Teresa Zotta, Vice Sindaco della Citta’ metropolitana di Roma – Nel rispetto delle misure anti-contagio il coinvolgimento delle scuole è stata con modalità a distanza, attraverso la realizzazione di tre video che hanno permesso agli studenti di conoscere l’attività della Stazione di inanellamento nelle varie fasi. Le scuole che hanno aderito al progetto hanno potuto guardare i filmati utilizzando la piattaforma YouTube a loro dedicata.” Ha poi aggiunto Paolo Ferrara, Consigliere Delegato Città metropolitana Roma Capitale Aree Protette.

L’amministrazione capitolina ha poi deciso che il prossimo anno l’attività riprenderà nel periodo autunnale. Tutti coloro che fossero interessati potranno contattare il funzionario referente del Monumento naturale Palude di Torre Flavia (Corrado Battisti; c.battisti@cittametropolitanaroma.gov.it).

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